La situazione dei partiti in Italia: i dati degli ultimi sondaggi politici, tra fiducia nel Governo e il conflitto in Medio Oriente.
L’ultimo sondaggio di Termometro Politico, condotto tra il 2 e 3 ottobre, mostra piccole variazioni nelle intenzioni di voto rispetto alla settimana precedente. Al primo posto resta Fratelli d’Italia con il 29,2%, ma perde lo 0,2% rispetto a sette giorni fa. Il Partito Democratico rimane la prima forza di opposizione al 22,8%, con un calo dello 0,1%. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte scende al 10,2%, segnando una perdita dello 0,1%. Ecco, in dettaglio, l’andamento dei sondaggi politici.
Sondaggi politici, Forza Italia e Lega: scontro ravvicinato
Il sondaggio ha separato per la prima volta Forza Italia e Noi Moderati, permettendo un’analisi più precisa delle loro posizioni. Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, si attesta all’8,5%, una percentuale molto vicina alla Lega di Matteo Salvini, che si ferma all’8,8%. Noi Moderati, invece, resta marginale, con un consenso dell’1,0%. Azione è stabile al 3%, mentre Italia Viva mostra una leggera crescita, raggiungendo il 2,2%. Più Europa, al di sotto della soglia di sbarramento, è all’1,8%, ma guadagna lo 0,2%.
Un aspetto fondamentale degli ultimi sondaggi politici riguarda la fiducia nella premier Giorgia Meloni. Nonostante le oscillazioni nei consensi dei partiti, la fiducia è rimasta sostanzialmente stabile, con una lieve flessione dello 0,1%. Il 25,8% degli intervistati dichiara di avere “molta” fiducia in lei, mentre il 15,4% afferma di averne “abbastanza”. Solo il 10,1% mostra “poca” fiducia, e il 48,5% dichiara di non averne affatto.
Conflitto in Medio Oriente e percezione dell’opinione pubblica
Oltre alle intenzioni di voto, il sondaggio ha esplorato l’opinione pubblica sul conflitto in Medio Oriente, con un focus sull’invasione del Libano da parte di Israele e il confronto con la guerra in Ucraina. Per il 29,8% degli intervistati, entrambe le invasioni sono “gravi violazioni del diritto internazionale”.
Tuttavia, il 35,6% ritiene che l’invasione russa dell’Ucraina sia più grave, mentre il 17,7% condanna più severamente l’azione di Israele. Infine, il 12,3% degli intervistati giustifica entrambe le invasioni, seppur motivandole in maniera diversa.